È stato piantato un albero in chiesa [PDF]
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L’albero trova una valenza simboli in qualsiasi cultura noi ci inoltriamo:
cambia colore, perde le foglie, poi riprende con le gemme, cresce, fa fiori, foglie, frutti; rappresenta bene il ciclo della vita e della morte. Il verde degli alberi è strettamente legato con l’acqua, quindi con la vitalità; i rami verdi simboleggiano la vita. Sull’albero gli uccelli ed altri animali vi costruiscono il nido, diventando così simbolo di ospitalità e di accoglienza. L’albero con la sua obra offre riparo dal sole, e in una cultura orientale con clima particolarmete assolato, diventa simbolo di protezione; l’albero è il simbolo naturale della presenza di Dio e della protezione che Dio offre. L’albero è legato alla terra, ma cresce verso il cielo, cresce verso la luce. L’albero antico, vecchio, ha la figura della sapienza, della saggezza, della carica conoscitiva che viene dal mondo antico
Anche nella cultura biblica l’albero assume diverse simbologie.
Simbolo della persona:
“Il giusto fiorirà come palma,
crescerà come cedro del Libano” (sal 92, 13)
Simbolo di Dio
“Io l’esaudisco e veglio su di lui;
è Dio che sta parlando…
Io sono come un cipresso sempre verde,
grazie a me si trova frutto”. (Os 14, 9)
Dio è come un albero ed è da questo versetto di Osea che è entrata l’abitudine di porre i cipressi nei cimiteri. Il cipresso è sempre verde e punta direttamente verso il cielo, è slanciato verso l’alto e ha in sè, dunque la valenza per indicare la tensione dalla terra al cielo. Inoltre il fatto di essere sempre verde, dà l’impressione che sia sempre vivo, cioè non soggetto alla morte.
Gli alberi dell’Eden
La storia biblica, cioè la storia della salvezza, inizia con una scena di alberi; inizia con un giardino pieno di alberi, quindi propriamente sarebbe sarebbe meglio parlare di un parco.
Nel mondo persiano per indicare una grande tenuta ad alberi si adoperava un termine che è entrato nel nostro linguaggio, e il pardeis, passato in greco come “paràdeisos” e diventato in italiano “paradiso”.
Nel racconto della genesi (cap. 2), Dio viene presentato proprio come colui che pianta un giardino, poi forma l’uomo dalla terra, quindi lo prende e lo pone nel giardino. L’immagine descrittiva dice che l’uomo è stato formato fuori del giardino, però Dio lo ha messo nel giardino con l’incarico di coltivarlo e custodirlo. Che cosa rappresenta il giardino? Se l’albero fa riferimento ad una persona, un insieme armonico di alberi fa riferimento a una comunità ed essendo un giardino un ambito bello, gradevole, possiamo dire che il giardino è il simbolo delle buone relazioni.
Quel giardino primordiale è il simbolo della buona relazione fra Dio e l’uomo, fra l’uomo e Dio.
Al centro del giardino c’è l’albero della vita; è un albero simbolico, non è un albero botanico, è il simbolo della comunione di vita. Al centro di quel giardino – che rappresenta la relazione – c’è la vita, c’è la possibilità di vivere.
Mangiare dell’albero significa impossessarsi del frutto; mangiare significa assimilare, far proprio, prendere in sè. Mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male indica un’operazione di dominio, di controllo. Mangiare di qull’albero vuol dire arrogarsi il diritto di decidere cosa è bene e cosa è male: io sono legge a me stesso, le regole me le faccio io. Questo mangiare porta alla morte, è il contrario dell’albero della vita. L’uomo che pretende di essere Dio si rovina con le sue mani.
L’albero della Croce
Il simbolo cristiano per eccellenza è la croce, ma intesa come un albero. Nella realtà la croce di Cristo fu davvero un albero con le radici ancora piantate, non si portava infatti il palo, il “patibolo” era solo la parte orizzontale della croce.
Dobbiamo imparare a rileggere il simbolo della croce come simbolo dell’albero che ha le radici per terra, ma tende verso il cielo; nello stesso tempo però, vi si aggiunge l’elemento orizzontale delle braccia aperte in atteggiamento di accoglienza e di abbraccio.
L’albero della croce è la realizzazione del simbolo dell’albero, è l’autentica conoscenza del bene e del male ed è la vita. Mangiare di quell’albero fa vivere; ecco perchè è legato al tema dell’Eucarestia, del mangiare il frutto dell’albero della vita.
L’albero della croce è il cuore di tutto, è il simbolo stesso della nostra fede, richiama la persona, richiama il dono della vita che fa vivere gli altri, è l’albero che accoglie, che da protezione, che nutre tutti gli esseri viventi.


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